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Vita Cuore Battito: l’incredibile virtù dell’ignoranza

Vita Cuore e Battito – Avete presente quella coppia cafona che si esibisce nel programma comico Made in Sud di Rai Due? Quei ragazzi napoletani dove lei è una prorompente fidanzata con i capelli arcobaleno, unghie coloratissime e tacchi alti, mentre lui un timido guaglione?

Si tratta di Enzo e Monica, in arte gli Arteteca.

La locandina del film

Dopo il successo in televisione, il duo comico è sbarcato anche sul grande schermo con buon successo al botteghino, tanto da far produrre anche un sequel.

Enzo Iuppariello e Monica Lima sono un duo comico napoletano e una coppia nella vita reale, per questo la loro comicità è così diretta. Le gag che vengono utilizzate in scena sono realistiche e appartengono ad un universo in particolare, quello dei tamarri.

Monica Lima e Enzo Iupparello

Il film racconta la vita quotidiana di Enzo e Monica, coppia giovane e con mille progetti per il futuro, ma con pochi soldi in tasca, finché un’occasione fortunata non bussa alla loro porta. Enzo riceve, infatti, in regalo un viaggio da sogno e Monica prepara subito le valigie.

Vita Cuore Battito: Perchè guardarlo?

Il potere di questo film non risiede nella trama (abbastanza sempliciotta), ma nelle innumerevoli battute verosimili innescate da esperienze di vita a cui tutti potremmo essere soggetti.

In questi tempi in cui i social sono così preponderanti nella vita di chiunque, basta poco per sembrare ricchi, profondi e perfino in grado di possedere una certa cultura.

Il problema non è ostentare, ma riuscire a mantenere l’immagine “di facciata”, perché la “gaffe” o per meglio dire la “figura di m…” è sempre dietro l’angolo.

Se però, dietro l’angolo, pronta a cogliere quel momento di goffaggine divertente, ci fosse l’occhio di una telecamera? Cosa accadrebbe allora?

Anche un film apparentemente semplice può insegnarci qualcosa

Oltre ad essere un film comico molto divertente, potremmo vedere una seconda faccia della medaglia, meno frizzante e più amara.

La realtà di tutti i giorni, tipica non solo della provincia partenopea, ma di tutta Italia: un certo tipo di “cultura” dell’ignoranza, portata avanti anche da molti programmi tv.

Non a caso, il viaggio regalato ai due protagonisti di Vita Cuore e Battito si rivelerà essere qualcosa di ben diverso da un premio.

Volendo scomodare un parallelismo molto forzato, potremmo paragonare l’esperienza di Enzo e Monica a quanto vissuto da Jim Carrey nel capolavoro di Peter Weir: “The Truman show”.

Esattamente come il povero Truman, seppur con le enormi differenze dovute a tipologia e livello del film, anche i nostri protagonisti sono soggetti di riprese a loro insaputa, per il pubblico giubilo, e dati in pasto alla massa.

Scena tratta dal film The Truman show (1998)

Diventare protagonisti ad ogni costo

Considerando le differenze tra i due film e soffermandosi sulle similitudini, salta all’occhio un dettaglio.

La data di uscita di “The Truman show” è il 1998, mentre gli Arteteca sfoderano questa commedia nel 2016. Tra i due film c’è stato un evento epocale che ha cambiato per sempre l’approccio alla ripresa “di nascosto” (fino ad allora tollerata solo negli episodi di candid camera): la prima edizione del Grande Fratello nel 2000.

Prima di questo, infatti, l’essere ripresi nella propria quotidianità e il diventare “soggetti” era vissuto come un venir messi alla pubblica gogna, in senso puramente dispregiativo. Per questo il film del 1998 è drammatico e volutamente riflessivo.

Successivamente, l’esperimento del Grande Fratello ha mostrato come delle persone comuni, se esposte alle telecamere, siano in grado di diventare dei veri fenomeni mediatici, proprio perché facilmente lo spettatore medio vi si può riconoscere e proiettare su di loro la propria voglia di notorietà.

Enzo e Monica addormentati durante un concerto di musica classica

Va dato atto agli Arteteca e al regista Sergio Colabona di essere riusciti a convertire la tendenza che il trash mleducato sia l’unico modo di far ridere. Non si ritrovano in questo film parolacce da cinepanettoni o battute al limite della volgarità, capaci di strappare solo risate isteriche.

La scintilla che innesca il sorriso è negli occhi del tenero Enzo e nella caparbietà della esuberante Monica. Proprio come potrebbe accadere se fossimo in viaggio con alcuni amici un po’ sopra le righe, che vogliono atteggiarsi a grandi esperti e “uomini di mondo”, ma che, in realtà sono tutt’altro.

Ricorda, anche tu potresti essere un Enzo o una Monica senza esserne consapevole.

Luca Capone
Luca Capone
Da piccolo perché coincideva con l’uscita settimanale di Topolino (di cui sono un accanito collezionista), da grande perché mi permetteva di andare al cinema con l’ingresso scontato! Adesso mi godo il mio personale "Mercoledì" ogni volta che sono a casa, spalmato sul divano, alternando film in streaming e fumetti! Mi chiamo Luca e ho iniziato a scrivere perché condivido da sempre le mie impressioni su ciò che mi appassiona.

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