Quando ho scoperto che sarebbe stato mandato in onda uno spin-off della celebre serie tv The Walking Dead la mia curiosità era molto alta, così come il mio entusiasmo. Soprattutto perché Fear The Walking Dead nasce con una premessa fondamentale: mostrarci come tutto è iniziato.
Ebbene si, perché nella serie canonica noi ci “addormentiamo” insieme a Rick dopo il suo incidente sul lavoro, salvo poi risvegliarci sei mesi dopo quando esce dal coma. Ed è già tardi.
Già ci sono “zombie all’interno” quindi conviene non aprire. Già il mondo è popolato da morti viventi che camminano per le strade indisturbati.
Non abbiamo mai avuto una genesi per l’apocalisse zombie che ci hanno presentato – e considerate le dieci stagioni probabilmente non avremo neanche una fine… – .
Ecco dunque Fear the Walking Dead! Pronto a rispondere alle nostre curiosità e domande su come tutto sia cominciato!
No.
Non lo fa.
Semmai pone nello spettatore altri quesiti. Del tipo: perché lo sto guardando?
Uno spin-off in-appetibile
Forse sono stato un po’ cattivo, ma davvero, questo spin-off non sembra aggiungere nulla alla serie canonica.
Ripete le stesse dinamiche già affrontate in The Walking Dead senza per altro giustificare in alcun modo l’origine del virus.
E’, semmai, il modo in cui il mondo si ridisegna dopo lo scoppio del virus ma anche questo avviene in maniera troppo repentina.
Seguendo le storie di una famiglia media americana, non prendiamo parte alle decisioni politiche del nuovo ambiente, non c’è alcun focus sulle misure che si decidono di adottare per evitare o quantomeno limitare il contagio e tutte le implicazioni psicologiche di una circostanza mai affrontata prima.
Manca la componente d’impatto che cambia prospettiva. Delle persone in fuga, alla ricerca della sopravvivenza, ne abbiamo già viste a dozzine nella serie principale.
Voglio a tal riguardo spezzare una lancia in favore della seconda stagione di Fear The Walking Dead, dove in effetti si affronta una situazione originale: l’apocalisse zombie via mare!
L’intera trama infatti si svolge a bordo di un imbarcazione che raramente tocca terra e ci viene mostrato come potrebbe essere la – nuova – vita in una situazione del genere.
Eppure questo non basta a dar contenuti al titolo.
Personaggi di Fear The Walking Dead
Come ciliegina amara su una torta salata c’è da considerare i personaggi.
Nemmeno per quanto riguarda i suoi protagonisti, Fear The Walking Dead sembra aggiungere nulla.
Tutti loro appaiono piatti e stereotipati. Alicia è la classica fanciulla debole e in pericolo, Travis il classico padre di famiglia forte che trascina e su cui gli altri si possono appoggiare nei momenti di sconforto, Madison la brava mamma che farebbe di tutto per i suoi figli.
L’unica personalità degna di interesse è quella di Nick, che a differenza degli altri sembra cambiare durante lo sviluppo della storia, partendo da sbandato tossicodipendente e ritrovando se stesso e la coscienza di fare tutto ciò che è necessario senza paura di sporcarsi le mani.
Eppure, di nuovo, non basta.
Conclusioni
Insomma, ciò che mi viene da pensare è che The Walking Dead non avesse bisogno di uno spin-off di questo tipo, soprattutto perché ora più che spin-off sembra si tratti di una vera e propria serie che corre parallela alla canonica, date le cinque stagioni attualmente emesse.
Si torna al discorso della longevità: Fear The Walking Dead sembra sia solamente una serie volta a cavalcare il successo della principale, finalizzata al guadagno più che all’intrattenimento degli spettatori.
Personalmente ho fatto grande fatica a continuarla e l’ho interrotta a metà della terza stagione.
Ma forse si tratta solo di gusti personali.
Se non sei d’accordo con me e vuoi dire la tua, faccelo sapere in un commento!
Purtroppo sono d’accordo. Ho visto solo poche puntate di the walking dead e non sapevo neppure che questa fosse uno spin off, ma i personaggi sono estremamente piatti (la mamma bionda che diventa coraggiosa e spietata, il padre Maori che risolve tutto…). Hai descritto bene dicendo che sono stereotipati.
Ho finito la seconda stagione e interrotto il primo episodio della terza quando, all’ennesima volta che le cose sembravano un po’ girare, tutto va male. Considerando che ad oggi ci sono 8 stagioni, non ce la posso fare.