Un film tratto da un racconto di Stephen King
Nel lontano 2004 usciva Secret Window , thriller scritto e diretto da David Koepp, basato sul libro di Stephen King La Finestra segreta, con la partecipazione di Johnny Depp come protagonista.
Nonostante il racconto sia uscito nei primi anni 2000, oggi più che mai, Stephen King sembra essere una miniera d’oro, riscuotendo da anni molta popolarità e fama, attraverso il cinema e recentemente con Netflix.
Cosa c’è dietro la finestra? La storia di Secret Window
Il film racconta le terribili vicende che coinvolgono uno scrittore di romanzi dell’orrore, Mort Rainey (Johnny Depp).
L’uomo è ancora scosso dal divorzio con la moglie e vive in uno stato di confusione e depressione, che gli impedisce di scrivere.
Ad aggiungersi alla moltitudine di sfortune nella vita del protagonista appare un certo John Shooter (John Turturro) , anche lui scrittore, che accusa Mort di aver copiato il racconto da lui pubblicato.
Cercando di smentire le accuse di plagio a suo carico, Mort legge il manoscritto di Shooter ed è evidente, purtroppo, che i due racconti sono praticamente uguali.
I giorni passano ed il protagonista si trova invischiato in una spirale di violenza e terrore: il suo cane viene ucciso, la sua casa in città incendiata e alcune persone a lui vicine brutalmente assassinate.
Mort dovrà provare a Shooter che è stato il primo a scrivere il racconto, per far cessare gli omicidi e liberarsi di lui, ma la presenza costante del suo aguzzino lo porterà sull’orlo della follia.
Un thriller dall’inizio alla fine
Essendo tratto da un racconto di un maestro dell’horror/thriller come Stephen King, le aspettative di chi si appresta alla visione di questo film sono solitamente alte.
Al comando del timone, il regista David Koepp, che ci accompagna nei meandri più oscuri della mente umana.
Alcuni hanno affermato che il risultato sia un pò scontato, noi crediamo che il regista, in compenso, sia riuscito appieno a cogliere tutte le sfumature che pervadono la poetica di King.
Oltre ciò ha saputo captare una chiave di lettura, trasponendola in maniera tale da creare una tensione perenne e anche abbastanza inquietante.
Curioso, poi, come, la macchina da presa sembri fluttuare sul lago, entrando ed uscendo dalla “finestra segreta”, come fosse un occhio, una specie di “finestra mentale” che ci fa spiare il protagonista, perennemente sprofondato nel divano, circondato dal caos che pervade la sua vita e la sua casa.
Mort ci viene presentato, sin da subito, come una persona diffidente e paranoica; queste sue due peculiarità vengono accentuate dagli avvenimenti che incombono nella sua esistenza.
Ciò condizionerà non poco i suoi comportamenti, portandolo a non considerare più le conseguenze delle proprie azioni.
King, si sa, è molto scaltro nel creare mondi in cui le minacce esterne sono semplicemente frutto di paure e tormenti cristallizzati nel nostro animo.
David Koepp probabilmente non avrà voluto osare troppo (anche lui sostiene di essere più a suo agio nella scrittura), ma il risultato da regista rimane indubbiamente professionale e fedele al racconto originale.
L’ambientazione
Già in altri film, ma soprattutto in Echi mortali, Koepp aveva dimostrato di saper rispettare le linee guida imposte dai romanzi, pur approcciando la materia con una visione personale.
Fin dalla prima inquadratura di Secret Window ci troviamo catapultati fra i pensieri del protagonista: ci viene spalancata una “finestra” sulla sua mente e sarà il film a mostrarci, progressivamente, il paesaggio che sta al di là.
Riteniamo, infatti, ottima la scelta della location, immersa in una natura rigogliosa, splendidamente fotografata e kinghiana in ogni suo aspetto.
Davvero curate le scenografie, specialmente nei piccoli dettagli d’arredamento, che rendono evidente la profonda e disturbata solitudine del protagonista.
Lo chalet appare tanto confusionario, colmo di oggetti e cianfrusaglie di ogni tipo, quanto privo di calore umano.
Secret Window: cosa non ci è piaciuto
Purtroppo la pecca principale del film sono proprio le scene tra Mort e John Shooter.
Nonostante l’interpretazione di John Turturro sia coinvolgente ed il ruolo di Shooter fondamentale nella vicenda, sembra che il regista abbia voluto lasciar trapelare, e si sia voluto soffermare fin da subito su indizi e dialoghi attraverso i quali non ci viene difficile capire qual è il punto saliente del film.
In conclusione, Secret Window è una pellicola consigliata soprattutto ai fan di Stephen King e Johnny Depp che, anche in questo caso, non rimarranno delusi e a chiunque voglia godersi una discreta dose di brividi intelligenti in un viaggio mentale che, nonostante le prevedibilità, non può lasciarci impassibili.