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House of the Dragon 1×07: Verdi vs Neri

Alert: quanto segue è la recensione all’episodio di House of the Dragon 1×07, la serie spin-off del Trono di Spade in onda su Sky. Se non avete ancora visto la puntata, vi consigliamo di non leggere oltre, così da evitarvi inutili spoiler. Per tutti gli altri (curiosi compresi): buona lettura!

L’intrattenimento di Martin

L’intrattenimento può essere di varia forma. Può manifestarsi grazie ad un colpo di scena, ad una trama perfettamente articolata o grazie a dei personaggi ben caratterizzati, con cui entrare in empatia.

George Martin però ci ha insegnato, già ne Il Trono di Spade, che l’intrattenimento può manifestarsi anche solo ad opera di un dibattito.

Questo è stato il segreto vincente della serie tv che ha coinvolto più di una generazione, incollandola agli schermi: un perfetto mix di azione e discorsi pregni di metafore e intrighi politici.

I confronti verbali tra i personaggi apparivano duelli aggiuntivi ai duelli propriamente detti, combattuti con le spade.

È ciò che si conferma nella puntata 1×07 di House Of the Dragon, dove, nonostante l’incredibile volo di Aemond su Vhagar, a porsi come cuore della puntata c’è lo scontro verbale “Verdi contro neri” tutto Targaryen.

Chi ruba i draghi

Non è comunque da tralasciare la lode alla scena del volo, in cui si può apprezzare non solo la caparbietà del piccolo Aemond che va a prendersi un drago, lui che non ne possedeva ancora, ma anche il drago stesso.

È chiaro che se puoi permetterti di girare una serie dove “drago” fa parte del titolo ci si aspetta una CGI molto accurata ed, effettivamente, ogni volta che uno dei grandi rettili spicca il volo nell’universo di Martin non possiamo che restare a bocca aperta.

È il caso anche di Vhagar, il più grande drago ancora esistente, che supera in dimensioni persino il leggendario Baelor il Terrore Nero, suo antenato.

Ogni singola venatura sembra studiata ad arte e si mostra allo spettatore nell’atto di sbattere le ali. Si vede come ci sia stata cura al dettaglio anche nell’imitare quanto più accuratamente i movimenti dei muscoli di un animale del genere, come fosse vivo.

Sarà senz’altro un piacere poter vedere di nuovo questo drago, e sono sicuro lo vedremo molto da qui in avanti.

Con il senno di poi, di questa puntata, possiamo dire che grazie a Aemond, la parte verde dei Targaryen ha guadagnato il suo più formidabile alleato.

La contesa

Proprio quando pensavamo che la puntata non potesse andare oltre in quanto ad intrattenimento di qualità, ecco che i cugini litigano fino a farsi male e si finisce nel “tribunale” presidiato dal re Viserys, per fare giustizia.

A mio parere, il punto più alto toccato da House of the Dragon fino a qui, con una decina o forse più di minuti, al termine dei quali dobbiamo ricordarci di respirare, tanto è stato il fiato sospeso.

Di fatto non succede nulla, se non una sola ferita curabile con dei punti, e il bello è proprio questo. Qui Martin non gioca su ciò che accade ma su ciò che poteva accadere.

Lasciandoci, poi, con una tacita promessa di guerra.

Il pathos è palpabile sia attraverso i volti degli attori, che fanno un grandissimo lavoro di recitazione, sia nelle loro parole, colme di odio, rabbia e vendetta.
Se non ci fosse stato il saggio regnante, tra loro, avremmo probabilmente assistito ad altre Nozze Rosse.

Vediamo Allicent perdere la calma e compromettere la sua immagine pubblica, aggredendo Rahenyra con cui ormai l’essere amica è solo un vago ricordo d’infanzia.

Un po’ spezza il cuore, ma un po’ questa è storia.

La storia dei Targaryen, destinati in quegli anni ad una guerra intestina, divisi nelle fazioni di verdi e di neri (prendendo nome dal colore delle tonache da loro indossate).

E, d’altra parte, nuovamente con maestria narrativa, ci portano sullo schermo un Viserys sempre più vecchio e dolorante, la cui dipartita è sicuramente questione di puntate…

E la domanda che più anima gli spettatori è solo una: cosa accadrà dopo?

Perché i semi della guerra sono stati ormai piantati e si aspetta solo di raccoglierne i frutti.

Dracarys.

Valerio Cioccolini
Valerio Cioccolini
Vi piacciono le serie tv? Andremo d'accordo. Non vi piacciono? Beh...andremo d'accordo ugualmente.

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