Netflix sceglie di cavalcare ancora l’onda del fantastico e propone Cursed, un high fantasy puro con tanto di magia, territori inesplorati ed eserciti pronti a combattersi a vicenda.
Protagonista Kathrine Landford, già apprezzata in Tredici – Thirteen Reasons Why – dove vestiva i panni di Hannah Baker, affiancata dallo svedese Gustaf Skarsgard – Vikings e Westworld – . I due saranno rispettivamente Nimue e Merlino.
Nel cast anche Daniel Sharman, una vecchia conoscenza per chi ha visto la serie anglo-italiana de I Medici, qui nei panni del Monaco Piangente.
Il titolo – Cursed – fa riferimento a ciò che, nei regni dove si svolgono le vicende, è considerato a tutti gli effetti come una maledizione: il poter interagire con gli Occulti, entità spiritiche in grado di donare grandissimi poteri a chi riesce a controllarli. Nimue è la predestinata a questa interazione, che risulta più facile se in mano si stringe l’elsa della Spada del Potere.
Nel regno, però, imperversa il caos quando gli eserciti scendono in guerra per reclamare un posto sul trono che verrà legittimato solo se il futuro re o la futura regina impugnerà quella spada. La vita della giovane Nimue viene così stravolta, sebbene lungo il cammino troverà un alleato in Artù e in sua sorella Morgana.
Artù, dove sei tu?
Cursed si propone come una rivisitazione in chiave “femminile” – essendo narrata dal punto di vista di una donna e non di Artù – delle leggende del ciclo arturiano, così come scrive la giornalista Nellie Adreeva per Deadline.
Di fatto, tuttavia, le vicende narrate sembrano quanto di più lontano da quelle suddette leggende ci possa essere e non solo perché la predestinata ad impugnare la sacra Excalibur è una donna.
Merlino è qui un essere tormentato, in continuo contrasto tra bene e male, tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Artù è tutt’altro che moralmente retto, imprigionato in una povertà che si sente stretta e che lo costringe a volerne evadere a tutti i costi, anche con mezzi moralmente discutibili.
Persino quella che dovrebbe essere Excalibur non viene mai citata con tale nome, ma con un più generico: “La Spada del Potere”.
Viene inserita una nuova razza chiamata Fey, contro la quale la Chiesa di Roma ha intrapreso una crociata, accusandoli di essere – proprio per la loro “maledizione” del contatto con gli Occulti – i discendenti del demonio in Terra. Nella lotta contro Nimue di razza Fey, i cosiddetti Paladini Rossi potrebbero essere dei validi alleati.
Anche questi ultimi vengono inventati ex novo per la trama di questa serie tv.
Lo stesso personaggio della protagonista, interpretato dalla Landford, che porta il nome della Dama del Lago del ciclo arturiano, viene qui definita La Strega Sangue di lupo.
Insomma, la Leggenda di Artù sembra entrarci davvero ben poco, fatta eccezione per i nomi dei personaggi. La trama è ben più fedele, invece, a quanto scritto nel romanzo illustrato di Tom Wheeler e Frank Miller – quest’ultimo creatore di Sin City e di vari personaggi e storie utilizzate dalla Marvel – .
Cursed: il suo mondo e le sue dinamiche
Badate bene, però, che quanto detto finora non vuole essere una critica al prodotto, semmai tutt’altro!
Cursed è un ottimo titolo fantasy, capace di farti entrare in un mondo che, come ogni altro di fantasia, segue le sue regole e ha i suoi protagonisti ben delineati
Sebbene sia un prodotto ancora acerbo – e lo è soltanto perché ogni saga con questo tipo di dinamiche, Game of Thrones insegna, ha bisogno di tempo per emergere – ha già mostrato le sue potenzialità.
Appassionarsi alle avventure dei diversi personaggi mostrati è davvero molto facile e seguire le trame delle diverse fazioni in gioco altrettanto stuzzicante. E in questo c’è una pluralità di scelta non indifferente.
Da Nimue, la paladina senza macchia che deve, però, trovare se stessa, passando per l’insicura e fragile Pym, finendo per il tormentato Artù senza dimenticare il potente Merlino. Tutti loro compiranno viaggi differenti, finendo poi per incontrarsi più volte.
È una lotta al potere complessa quella che ci viene mostrata, fatta di ricorso ad incantesimi arcani, alleanze di convenienza e ideologie che si discostano, certo, dal nostro mondo, ma in cui si potrebbe tuttavia ritrovare qualche parallelismo.
Non ci sono pretese di insegnamenti morali o elementi che possano consegnare questa serie agli annali della cinematografia, Cursed è un prodotto di puro intrattenimento fine a se stesso. Ed è giusto che sia così.
A chi consigliare Cursed?
Cursed è un prodotto di nicchia, intendendo con questo il fatto che qualsiasi persona si approcci a questa serie, non amando il genere, la troverebbe sicuramente noiosa e forse addirittura irrisoria.
Chi ama il fantasy invece, la troverà senz’altro piacevole. Certo, siamo ben lontani dalla qualità delle prime stagioni del Trono di Spade, ma chi si approccerà a questa nuova produzione Netflix senza aspettarsi la serie dell’anno, potrà sicuramente apprezzarne vicende e ambientazioni.
E voi, avete già dato un’occhiata a questa nuovissima uscita?
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