And the Emmy goes to…
La cerimonia di premiazione degli Emmy Awards 2020 è stata ricca di sorprese e di spunti interessanti.
Cosa sarebbe un’ottima trama, senza un cast di livello che la renda eccellente e godibile al pubblico?
Ecco perché ci sembra giusto non solo elencare i vincitori, ma spendere qualche parola sugli attori, protagonisti e non, che con il loro lavoro, la professionalità e le capacità empatiche, ci regalano emozioni tramite gli schermi di TV e smartphone.
Prendete nota perché alcune delle serie premiate e acclamate agli Oscar della televisione non sono ancora arrivate in Italia.
Miglior serie drammatica
Better Call Saul
The Crown
The Handmaid’s Tale
Killing Eve
The Mandalorian
Ozark
Stranger Things
Succession
Difficile scegliere la migliore serie TV drammatica quando tra le nomination si trovano titoli come Better Call Saul, The Handmaid’s Tale e Orzak ma, si sa, agli Emmy spopolano e convincono sempre le produzioni HBO!
Miglior serie comedy
Curb your Enthusiasm
Dead to Me
The Good Place
Insecure
The Kominsky Method
The Marvelous Mrs. Maisel
Schitt’s Creek
What we do in the Shadows
Ad aggiudicarsi le migliori “risate” del popolo degli Emmy è stata la serie TV Schitt’s Creek, sceneggiato canadese in onda su CBC, arrivato alla sesta stagione senza troppe lodi, ma diventato un successo dopo il caricamento sulla piattaforma Netflix.
Ciò detto, la vittoria non era affatto scontata, visto che la serie, in Italia ancora semi-sconosciuta, se l’è dovuta vedere con comedy di qualità come Dead to Me, The Good Place, Il Metodo Kominsky e The Marvelous Mrs Maisel.
Miglior miniserie
Little Fires Everywhere
Mrs. America
Unbelievable
Unorthodox
Watchmen
L’adattamento tratto dal fumetto stravince come miglior miniserie (ed è la prima volta per una sceneggiatura tratta da un fumetto!) Indovinate chi l’ha prodotta? HBO, naturalmente!
Miglior attore di una serie drammatica
Jason Bateman – Ozark
Sterling K. Brown – This is us
Steve Carell – The Morning Show
Brian Cox – Succession
Billy Porter – Pose
Jeremy Strong – Succession
Il suo nome potrebbe non essere altisonante, ma il suo curriculum parla per lui. Jeremy Strong nasce come attore teatrale per dedicarsi al cinema dal 2008. Non ha molti trofei in bacheca. Questo premio sancirà la sua definitiva consacrazione al grande pubblico?
Miglior attrice di una serie drammatica
Jennifer Aniston – The Morning Show
Olivia Colman – The Crown
Jodie Comer – Killing Eve
Laura Linney – Ozark
Sandra Oh – Killing Eve
Zendaya – Euphoria
La bellissima Zendaya entra di diritto nella storia degli Emmy come la più giovane attrice premiata. Deve la sua fama alle produzioni Disney e, a soli 24 anni, si guadagna la sua prima statuetta. Che colpo per Jennifer Aniston, superfavorita per la conquista del premio fino all’ultimo momento. Largo ai giovani, quindi (ancora meglio se della scuderia HBO)!
Miglior attore di una serie comedy
Anthony Anderson – Black-ish
Don Cheadle – Black Monday
Ted Danson – The Good Place
Michael Douglas – The Kominsky Method
Eugene Levy – Schitt’s Creek
Ramy Youssef – Ramy
No, non hanno premiato American Pie. Come detto in precedenza, la semisconosciuta Schitt’s Creek sbanca il botteghino piazzando buona parte del cast tra i vincitori della 72° edizione degli Emmy Award. Siamo tutti curiosi di vedere Eugene Levy in azione in questa commedia. Riuscirà a togliersi di dosso i panni del padre di Jim?
Miglior attrice di una serie comedy
Christina Applegate – Dead to me
Rachel Brosnahan – The Marvelous Mrs. Maisel
Linda Cardellini – Dead to me
Catherine O’Hara – Schitt’s Creek
Issa Rae – Insecure
Tracee Ellis Ross – Black-ish
Vi ricordate la mamma di Winona Ryder in Beetlejuice – Spiritello Porcello (1988)? Ne ha fatta di strada da allora l’attrice Catherine O’Hara. Decisamente un premio alla carriera!
Miglior attore non protagonista di una serie drama
Giancarlo Esposito – Better Call Saul
Nicholas Braun – Succession
Kieran Culkin – Succession
Matthew MacFadyen – Succession
Bradley Whitford – The Handmaid’s Tale
Billy Crudup – The Morning Show
Mark Duplass – The Morning Show
Jeffrey Wright – Westworld
L’attore non brilla di gloria personale, ma ha un palmares di tutto rispetto. Billy Crudup sorride emozionato, incassa il premio e chiama la Apple per chiedere un aumento!
Miglior attrice non protagonista di una serie drama
Laura Dern – Big
Little Lies
Meryl Streep – Big
Little Lies
Fiona Shaw –
Killing Eve
Julia Garner – Ozark
Sarah Snook – Succession
Helena Bonham
Carter – The Crown
Samira Wiley – The
Handmaid’s Tale
Thandie Newton –
Westworld
Diciamoci la verità. Julia Garner si era appisolata durante la premiazione. Non pensava di meritare la candidatura ed infatti si mostra scioccata al momento della proclamazione. Forza Julia! Credici di più!
Migliore attore non protagonista di una serie comedy
Andre Braugher –
Brooklyn Nine-Nine
Mahershala Alì –
Ramy
Kenan Thompson –
Saturday Night Live
Daniel Levy – Schitt’s Creek
William Jackson
Harper – The Good Place
Alan Arkin – The
Kominsky Method
Sterling K. Brown –
The Marvelous Mrs. Maisel
Tony Shalhoub – The
Marvelous Mrs. Maisel
E niente… Ancora deve arrivare in Italia ma Schitt’s Creek fa il pieno di premi. Netflix ringrazia per l’hype a mille. Davvero i Levy hanno guadagnato tutti questi premi?
Miglior attrice non protagonista di una serie comedy
Betty Gilpin – GLOW
Yvonne Orji – Insecure
Kate McKinnon – Saturday Night Live
Cecily Strong – Saturday Night Live
Annie Murphy – Schitt’s Creek
D’Arcy Carden – The Good Place
Alex Borstein – The Marvelous Mrs. Maisel
Marin Hinkle – The Marvelous Mrs. Maisel
Tanti auguri Annie! Classe 1986, poca esperienza nel mondo del cinema e delle serie TV, ma grande passione per la recitazione. Un premio che ha il sapore di una spinta nel mondo del cinema. Fa riflettere il fatto che fosse stata candidata al Canadian Screen Award quattro volte tra il 2016 e il 2020, ma solo dopo l’entrata di Schitt’s Creek nel catalogo Netflix è riuscita a vincere un premio.
Miglior attore in una miniserie o film-tv
Jeremy Irons – Watchmen
Hugh Jackman – Bad Education
Paul Mescal – Normal People
Jeremy Pope – Hollywood
Mark Ruffalo – I know This Much is true
HULK spacca, Mark Ruffalo pure. Stringe il cuore sapere che la serie TV che lo ha reso il migliore attore di questa edizione degli Emmy ricalca la triste storia di suo fratello. Suo fratello Scott è morto 12 anni fa, per un colpo di pistola alla testa nella sua residenza a Beverly Hills.
Secondo la ricostruzione della polizia si sarebbe ucciso mentre giocava alla roulette russa, ma non si esclude la possibilità che l’uomo sia stato ammazzato: «Recitare due fratelli è stato qualcosa di molto personale sotto molti punti di vista. Ho perso mio fratello e sarà sempre qualcosa da cui attingerò» ha detto commosso l’attore.
Miglior attrice in una miniserie o film-tv
Cate Blanchett – Mrs. America
Shira Haas – Unorthodox
Regina King – Watchmen
Octavia Spencer – Self Made
Kerry Washington – Little Fires Everywhere
Come se non bastasse l’Oscar dello scorso anno come migliore attrice non protagonista in Se la strada potesse parlare o il Golden Globe per lo stesso ruolo, Regina King quest’anno si guadagna il premio come migliore attrice in una miniserie (Watchmen). Un treno in corsa.
Miglior attore non protagonista in una miniserie o film-tv
Dylan McDermott – Hollywood
Jim Parsons – Hollywood
Tituss Burgess – Unbreakable Kimmy Schmidt: Kimmy vs. The Reverend
Louis Gossett Jr. – Watchmen
Yahya Abdul-Mateen II – Watchmen
Jovan Adepo – Watchmen
La dimostrazione che non conta ciò che sei, ma ciò che desideri essere. Yahya Adbul era un architetto urbanista con la passione per il cinema. Da oggi è un architetto urbanista che ha vinto un Emmy. Mai smettere di sognare. Esempio da seguire!
Miglior attrice non protagonista in una miniserie o film-tv
Holland Taylor – Hollywood
Uzo Aduba – Mrs. America
Margo Martindale – Mrs. America
Tracey Ullman – Mrs. America
Toni Collette – Unbelievable
Jean Smart – Watchmen
Guess, who? Uzo Aduba parte da semi-sconosciuta, ma raggiunge il gradino più alto del podio. La prigioniera pazza di Orange is the new black convince la giuria con la sua interpretazione in Mrs. America e si ritaglia uno spazio nell’olimpo dei vincitori degli Emmy.
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