Nessuna buona storia, che sia detta tale, può esimersi dal presentare almeno un plot twist, che altro non è che un colpo di scena.
Ma cosa succede se, per la fretta di colpire lo spettatore, si tralascia quella che è parte della definizione e ciò che dovrebbe essere uno sconvolgimento della trama è poco o nulla rilevante ai fini della vicenda complessiva?
Abbiamo selezionato tre colpi di scena di film o serie tv, che alla fine si sono rivelati inutili per il loro non cambiare affatto la trama generale.
Buona lettura!
Plot twist 3: It che in realtà è… un Her
Vi siete mai chiesti che sesso abbia la creatura ideata da Stephen King nel suo romanzo di successo?
Nemmeno noi. Tuttavia lo scrittore dà una risposta precisa: It è una femmina.
Il Club dei Perdenti lo scopre durante l’esplorazione delle fogne, nel 1957, nella discesa che li porterà a confrontarsi con il mostro stesso.
Questo colpo di scena… viene totalmente ignorato nei film e non apporta alcun cambiamento o deviazione alla trama.
Per la verità, nel sequel del 2019, la cosa viene velocemente accennata quasi solo a titolo informativo.
Anche nel libro la situazione non cambia, poi, di molto, sebbene inizialmente il plot twist sembrerebbe voler prendere corpo.
Il pericolo rappresentato dal fatto che il mostro astrale sia una femmina, infatti, o, per meglio dire, dal fatto che It abbia un sesso, deriva dalla sua possibilità – possibilità che nel romanzo si concretizza – di riprodursi.
Il Club dei Perdenti si ritrova faccia a faccia con quello che sembra “il nido” della creatura, piena di decine e decine di uova pronte a schiudersi. Potenzialmente, dunque, quel nido si traduce con decine e decine di pericolosissimi It.
A liquidare questa possibilità ci pensa Ben, che fracassa tutte le uova con una mazza.
Un colpo di scena, dunque, stroncato sul nascere. Anzi…ancora prima di nascere.
D’altronde, affrontare un esercito di It sarebbe stato difficile, se non impossibile, sia per i ragazzi, che per la cinematografia moderna.
Plot twist 2: Il figlio di Berlino
Il più recente ad entrare in questa particolare raccolta è un colpo di scena che, in qualche modo, è annunciato già nella Parte 1 de La Casa di Carta 5.
Dato che l’argomento è fresco, se non avete visto la Parte 2 della quinta stagione, fermatevi dal leggere oltre (SPOILER ALERT!).
Il figlio di Berlino, Rafael, sembra dover prendere parte al piano originale per assaltare la Banca di Spagna – piano, poi, scartato, in favore di quello alla zecca – e perciò, nel momento in cui il Professore lo mette in pratica, anni dopo, sa già come si svolgerà.
Conoscendo l’ubicazione dell’oro portato fuori dai membri della banda, organizza un colpo e riesce a rubarlo a sua volta, prendendosi gioco del Professore stesso.
A sole due puntate dalla conclusione della saga, dunque, la banda si trova a dover affrontare un ulteriore problema: riprendere l’oro da Rafael e Tatiana, l’ex moglie di Berlino.
Un bel colpo di scena, questo, che rimescola le carte in tavola, aggiungendo nuova adrenalina.
O per meglio dire… Che avrebbe rimescolato le carte in tavola, se solo non fosse stato reso insignificante ai fini della trama.
Il Professore non se ne cura, la sua storyline continua indisturbata nel tentativo di fare evadere i suoi dalla banca, incaricando Sierra di trovare Rafael e il bottino. Cosa che la donna fa in una manciata di minuti, arrivando presto all’intuizione corretta che la porta dalla banda del giovane.
A quel punto basta la frase “tu devi essere il nipote“, un fogliettino di cui non sapremo mai il contenuto, un mezzo sorrisetto spavaldo e quello che fino ad un istante prima era stato un – grandissimo – problema, si trasforma in un posto sicuro dove conservare i lingotti in attesa che la banda del Professore esca dalla banca.
Il colpo di scena, in sé, è stato molto efficace per lo spettatore che si è visto presentare un personaggio del tutto nuovo nelle battute finali, chiedendosi che ruolo esso avrebbe avuto nella storia al di fuori dei flashback.
Proprio per questo, ci si sarebbe aspettati uno sviluppo migliore.
Plot twist 1: Sono il re del mondo, sì, ma niente di serio
La domanda che per lunghi anni ha tormentato tutti i fan del Trono di Spade in attesa della sua conclusione è stata: chi regnerà infine sui Sette Regni?
Chi puntava su Jon Snow ha sicuramente gonfiato il petto nello scoprire, sul finale della Stagione 7, la sua vera discendenza, quella Targaryen.
Questo lo poneva come unico erede maschio dei legittimi sovrani, i Targaryen per l’appunto.
Un plot twist di questo tipo rappresentò uno scossone enorme nel mondo ideato da Martin, mettendo la pulce nell’orecchio a tutto il fandom che probabilmente, in un modo o nell’altro, sarebbe stato lui a regnare, al termine dell’ottava stagione.
E poi a livello di trama: quante guerre sarebbero ancora nate, quante decisioni cruciali si sarebbero prese in conseguenza a questa rivelazione? Beh…nessuna. Letteralmente.
L’unica cosa che ci resta, con il senno di poi, è solo la domanda: ma allora a cosa è servito? A nulla, se non ad un litigio di coppia appena accennato con Daenerys.
Nessuno, neanche coloro che sapevano, hanno mai preso in considerazione l’idea che Jon Snow potesse regnare come discendenza voleva e, anzi, avendolo in una prigione a “portata di mano“, hanno messo in piedi un consiglio per decretare il nuovo re dei Sette Regni – Sei Regni più uno – senza neanche includerlo nel conclave a cui presenziavano tutti i maggiori sovrani dei regni.
E alla fine, colui che doveva regnare sul mondo, colui che doveva sconfiggere il Re della Notte, colui che doveva incarnare il Principe che fu Promesso…se ne va sul dorso di un cavallo con i reietti oltre la barriera, bandito dai regni conosciuti.
In coda
Con la speranza che il povero Jon trovi più fortuna nei libri ancora in corso d’opera, l’articolo termina qui.
Avevate notato questi plot twist “sospesi” (per non dire inutili)?
Ne avete notati altri, in altre serie tv o film?
Se si, fatecelo sapere in un commento!