Ratched, la nuova opera di Ryan Murphy appena sfornata è composta da otto episodi, elegantemente grotteschi ma con un tocco di noir.
Nel cast nomi altisonanti come quello di Sarah Paulson e Sharon Stone.
Un equilibrio perfetto tra terrore e fascinazione dello stesso
Ratched è incentrata sul personaggio dell’infermiera Mildred Ratched del film Qualcuno volò sul nido del cuculo, diretto da Milos Forman nel 1975 e premiato con ben cinque Oscar.
La vicenda è ambientata venti anni prima rispetto agli eventi narrati nella pellicola e nell’omonimo romanzo dal quale essa è stata tratta.
Mildred Ratched viene qui interpretata da Sarah Paulson. Un ruolo per niente semplice, ma che l’attrice ha saputo impersonificare e raccontare attraverso il viaggio nella follia della mente umana, sprofondando in un mondo visionario dove, mano a mano che si ricostruisce il passato della donna, il delirio e la realtà creano un equilibrio perfetto.
Sono evidenti sin da subito i traumi subiti nell’infanzia dalla protagonista. Tra abusi e violenza, legami molto stretti con un letale serial killer ed il tentativo costante di evitare la morte, la donna si nasconde dietro le ragioni che l’hanno spinta a diventare la crudele infermiera.
La Ratched si presenta in un ospedale psichiatrico – il Lucia State Hospital – in cerca di un impiego. Il reale motivo, però, si nasconde dietro l’annuncio in cui viene riferito che il serial killer Edward Tolleson verrà trasferito nell’ospedale in attesa di processo e di una diagnosi da parte del Dott.Richard Hanover.
Costumi e scenografia in perfetto contrasto con la perversa follia della mente umana
In linea con lo stile di American Horror Story, anche qui l’estetica non è per niente sottovalutata e viene enfatizzata in ogni piccolo particolare, dalla scelta delle luci, dei colori ma soprattutto dagli outfit di Sarah Paulson, che spiccano sempre con l’ambiente circostante.
Sgargianti vestiti d’epoca che si sposano impeccabilmente con le location molto ricercate ed eccentriche come l’ospedale psichiatrico – dove gran parte della serie si svolge – in cui quello che più salta all’occhio è che assomigli ad un hotel di lusso, per la sua eclettica architettura.
L’ottimo risultato finale è dovuto alla bravura della scenografa Judy Becker, e costumisti come Lou Eyrich e Rebecca Guzzi, affatto sconosciuti ma ulteriormente affermati nelle serie di Ryan Murphy.
Sicuramente un pregio per niente indifferente agli occhi di ogni spettatore.
Ratched: Un affascinante Racconto Avvolto nel Mistero
La storia comincia con la visione di un massacro dove l’artefice è Edward Tollsen.
Il giovane uccide con violenza inaudita quattro preti per vendicarsi di uno di essi, il quale aveva violentato la madre e insinuato il sospetto che fosse suo padre.
Nell’attesa di accertamenti riguardo la sua sanità mentale viene trasferito nell’ospedale che vede come direttore il Dott. Richard Hanover.
Imponente è la presenza di Mildred, in cui si può intuire quanto quest’ultima possa essere contemporaneamente un’estrema manipolatrice e una donna interessante piena di risorse .
La cosa che rende il racconto dinamico e trasversale sono i diversi fili narrativi dei personaggi, ad esempio l’infermiera Betsy Bucket che si dimostra da subito rivale di Mildred.
Quanti segreti vengono nascosti? E soprattutto chi riguardano?
La maggior parte dei personaggi ne nasconde uno, dallo stesso dottor Hannover passando per la sua addetta stampa Gwendolyn Briggs – che è attratta in maniera lampante da Mildred -, al governatore George Milburn che vuole sfruttare a suo favore il caso Telleson in merito alle prossime elezioni.
Entrano in scena poi non troppo silenziosamente Lenore Osgood, una ricca donna, affamata di vendetta, e il suo investigatore privato Charles Wainwright che ben presto cercherà di soddisfare le richieste della donna ad ogni costo.
Questa serie è indubbiamente incentrata su diversi temi che non possono fare altro che farci riflettere.
L’ingiustizia della pena di morte, l’attrazione per lo stesso sesso – che viene comparata ad una malattia mentale -, il modo così tristemente realistico nel quale vengono trattati i pazienti, definiti malati mentali, “guariti” con alcune delle cure più crudeli dell’epoca.
Un cast che non passa di certo inosservato!
Il cast è un altro pezzo forte, in primis perché personaggi principali e secondari grazie alle loro interpretazioni rendono così coinvolgente il racconto durante tutta la serie.
Non so quanto sia facile poter replicare una così intensa interpretazione di Sarah Paulson in Mildred.
Cynthia Nixon, una donna concreta, sensibile e sensuale, accortasi da subito dell’interesse nei confronti di Mildred.
Sharon Stone, che con grande sorpresa si cala nei panni di Lenore Osgood, eccentrica miliardaria alla quale, nonostante non le si venga dato poi così tanto spazio, lascia sicuramente la sua impronta.
Considerazioni
La domanda però sorge spontanea: ci sarà un’altra stagione?
Potendo confermare che la seconda stagione ci sarà, di quelle a seguire non si sa ancora nulla, ma ci sono buone probabilità che ve ne siano altre, a formare una vera e propria saga.
In ogni caso, non possiamo fare a meno di essere catturati dall’atmosfera che crea questa storia, è inevitabile immergervisi e aspettare con ansia un sorprendente e imprevedibile finale!