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The Phantom of The Opera: Musica e Passione

The phantom of the opera (il fantasma dell’opera) è la trasposizione cinematografica dell’omonimo musical di Andrew Lloyd Webber, l’opera è tratta dal romanzo di Gaston Leroux del 1909.

Il film fu tradotto ed adattato, per volontà dello stesso Webber, in diverse lingue tra cui l’italiano.

Diretto da Joel Shumacher, presenta un ottimo cast dove troviamo nomi noti come un giovane Gerard Butler nelle vesti di Erik (il fantasma dell’opera), Emmy Rossum nei panni di Christine Daaè ed un affascinante Patrick Wilson come Raoul .

Una versione più recente di questa colonna portante di Broadway, è la ripresa dello spettacolo che andò in scena in onore del 25^ anniversario al Royall Halbert Hall nel 2011.

Questo adattamento è quello che rende maggiore giustizia a questo musical, le voci di famose star di Broadway danno vita ai personaggi della storia: come Ramin Karimloo (Phantom of the opera) e Sierra Boggess (Christine Daaè).

Premi e riconoscimenti

Il film di Shumacher ottenne tre nomination agli oscar tra cui Miglior fotografia a John Mathieson, miglior scenografia a Anthony Pratt e Celia Bobak, e miglior canzone (“learn to be lonely”) che ottenne anche la nomination ai Golden Globe, ad Andrew Lloyd Webber e Charles Hart.

Il musical di Webber ebbe un successo eclatante, tanto che oggi è considerato un classico del suo genere. Ha ottenuto 6 Tony Awards, tra cui miglior musical e miglior regia di un musical a Harold Prince, 3 Oliver Awards, ed è uno dei musical più longevi di Broadway.

Andrew Lloyd Webber è anche il creatore di altri classici come Cats, Evita e Jesus Christ super star; ha composto in totale di 17 musical.

Qui sotto la canzone che ottenne la nomination agli Oscar, cantata da Beyoncè

Traduzione top o flop

Le traduzioni lasciano la maggior parte delle volte perplessi ed Il fantasma dell’opera non ne è un eccezione.

L’ adattamento è sempre un compito difficile, sopratutto se si tratta di colossi come questo. Nonostante gli sforzi nella maggior parte dei casi non si riesce a mantenere l’anima dell’opera.

Molte canzoni vengono snaturate come “Point of no return” che diventa “Passa il ponte fra noi due” o “music of the night” una delle canzoni portanti del musical vine modificata cambiando anche la personalità di Erik.

Come esempio prendiamo il ritornello di Point of no return:

“Past the point of no return

no backward glances

The games we’ve played till now are at an end”

In italiano diventa:

“Passa il ponte fra noi due

non dubitare

la tua, la mia bugia finisce qui ”

Nonostante ciò, la versione italiana del Fantasma dell’Opera è molto bella grazie sopratutto alla bravura dei doppiatori come Luca Velletri (canto), e Stefano Benassi (dialoghi) che danno voce al Fantasma e Myriam Catania (dialoghi) e Renata Fusco (canto) nei panni di Christine.

Una storia di amore e follia

Il fantasma dell’opera narra della storia di Erik un uomo dal volto deformato che si nasconde nei sotterranei dell’Opera di Parigi e governa nell’ombra il teatro.

Il fantasma è un musicista ed osserva gli artisti dell’Opera. La sua presenza è così forte nel teatro che diventa quasi una leggenda, tra il personale.

L’amore di Erik per la talentuosa Christine sarà il fulcro principale della storia.

Erik si rivelerà un uomo distrutto la cui follia gli farà compiere atti riprovevoli. Lui non può vivere tra le persone, il suo mondo è fatto di oscurità e musica.

“Open up your mind, let your fantasies unwind

In this darkness which you know you cannot fight

The darkness of the music of the night “

cit. music of the night

Il Fantasma cercherà di sedurre Christine ammaliandola con la sua musica, come si può notare nelle canzoni “music of the night ” e “phantom of the opera”. Ad ostacolarlo ci sarà però Raoul, amico di infanzia di Christine perdutamente innamorato di lei.

Gli eventi della storia porteranno ad un epilogo dolce amaro, che porterà lo spettatore a provare tenerezza per Erik.

La trama è ricca di colpi di scena ed intrighi, che portano lo spettatore ad entrare nei panni dei protagonisti.

Erik (Il fantasma dell’opera) è il personaggio più strutturato del film: le sue peculiarità fisiche e caratteriali lo rendono affascinante e intrigante.

Le canzoni, grazie ad una trama sviluppata in maniera ottima, riescono a far comprendere i personaggi ed a farci entrare in empatia con loro.

The Phantom of the Opera: Film Vs Broadway

Il film del 2004 e la versione live hanno la stessa storia e le stesse canzoni, ma allora cosa c’è di così diverso?

Le sensazioni che lasciano questi due prodotti sono innumerevoli.

La qualità delle riprese, l’orchestra a vista, la potenza delle voci degli interpreti aggiungono qualità ad un prodotto già ottimo.

La musica orchestrale e le voci liriche degli attori sono ciò che rendono la versione del 2011 più suggestiva di quella cinematografica.

“and in this labyrinth, where night is blind, the phantom of the opera is there inside my mind. “

cit phantom of the opera

I costumi in entrambi i prodotti sono meravigliosi e fecero vincere alla versione di Broadway anche il Tony.

Nonostante sia raro vedere cambi d’abito a teatro, i personaggi di questo musical ne fanno molti: un esempio è Christine con ben 8 costumi di scena diversi in altrettante scene.

Le atmosfere sono accattivanti e la fotografia è ottima, le ambientazioni cupe dei sotterranei dell’opera si contrappongono alla maestosità ed eccentricità del teatro.

Questo musical non ha niente a che vedere col romanzo, gli eventi narrati nel film non seguono il libro aggiungendo scene e tagliando drasticamente la storia.

Se dopo aver visto la versione cinematografica avrete voglia di sapere di più sul passato di Erik, il romanzo di Leroux è esattamente ciò che state cercando.

La musica come protagonista assoluta

In uno spettacolo che parla di musica, le canzoni fanno da protagoniste la bellezza e la raffinatezza di queste catturano lo spettatore.

Per tutto il musical è presente un motivo ricorrente, che ci accompagna dalla scena iniziale fino a quella finale. Questa melodia appartiene alla canzone “Masquerade“.

Masquerade viene cantata in due momenti: ad una festa in maschera – la canzone qui è orchestrale e corale – e in una scena dove regna un tripudio di colori e balli. Più avanti il fantasma la canterà con le lacrime agli occhi in una versione molto più intima.

“masquerade paper faces on parade masquerade hide youre face so the world will never find you”

cit: masquerade

Questa differenza è uno dei simboli che ci faranno comprendere cosa prova Erik, mentre tutti indossano una maschera per ridere lui è costretto a portarne una per sopravvivere.

Vede volti di carta che camminano per le strade, tutti portano una maschera senza accorgersene e lui si nasconde nelle ombre perché la sua è visibile e deve fare in modo che il mondo non veda la sua fragilità.

Music of the night fa capire ciò che Erik prova per Christine e per il suo mondo oscuro, questo è l’unico assolo di Erik.

“You alone can make my song take flight

Help me make the music of the night “

cit: music of the night

La bellezza di questa canzone sta nelle sue sfaccettature, nelle sue parole al tempo stesso dolci e folli.

Questo è un musical dove è proprio la musica a parlare e a fare da padrona sulle scene.

The Phantom of the Opera: la solitudine oltre la maschera

Durante lo spettacolo ci ritroviamo a fare il tifo per il fantasma, e a sperare che riesca a prendere il suo posto nel mondo.

Lui si nasconde dalle persone e le osserva, nota il loro voler stare al centro dell’attenzione, la loro eccentricità.

Erik (come si scoprirà nel film) è sempre stato trattato come un mostro, ha sempre vissuto nascondendosi da tutti come un eremita e l’unica cosa che lo faceva sentire uomo e non mostro era proprio la musica.

Ma col passare del tempo il nostro protagonista era diventato ciò che gli altri avevano già deciso per lui, così nasce il Fantasma dell’opera: una presenza che terrorizza e uccide come un mostro.

“Past the point of no return

The final threshold

The bridge is crossed, so stand and watch it burn

We’ve passed the point of no return”

cit: point of no return

La maggior parte delle persone ha una maschera con cui sfila per strada dietro la quale sono nascoste paure ed insicurezze alimentate dalla società.

In un mondo dove tutti ci dicono cosa fare o cosa diventare bisogna prendere coraggio e togliere la maschera che gli altri hanno costruito per noi.

Qui è riportata la canzone “Phantom of the opera” cantata da Ramin Karimloo e Sierra Boggess

Alessia Iacobelli
Alessia Iacobelli
Inguaribile romantica, amante delle belle storie,appassionata di fantasy e musical; canticchiare a caso per strada è ormai il mio stile di vita. Sono l'esempio vivente dell'entropia.

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