In un futuro in cui le auto saranno completamente a guida autonoma e la cena sarà pronta in pochi minuti grazie ad una stampante 3D, cosa accadrà se dovessimo avere un incidente stradale e perdere la vita? Saremo in grado di sostituire parti del nostro corpo? Avremo la capacità di salvaguardare la nostra coscienza?
Da questi e molti altri interrogativi nasce la serie TV “Upload” di Greg Daniels (autore de “I Simpsons”, “The Office”, “Parks and Recreations” e “Saturday Night Live”) con Robbie Amell (“The Flash”, “The Tomorrow People”).
Upload: Il paradiso a portata di click
Qualunque sia il vostro credo religioso, vi sarete domandati almeno una volta cosa ci accade dopo la morte. In “Upload” la coscienza residua di un corpo viene caricata in un paradiso digitale. Non uno uguale per tutti, ma diverso a seconda del pacchetto dati che si decide di sottoscrivere in abbonamento. Esattamente come accade per la connessione internet o per gli smartphone.
Ne deriva che non tutti possono permettersi il meglio: ossia un piano tariffario completo con Giga illimitati e capace di simulare un luogo di villeggiatura da sogno. Alcuni sono costretti a vivere con poca connessione e a pagare per ogni attività da svolgere.
Quando finisce il credito del telefono non è possibile chiamare e allo stesso modo, quando si finioscono i Giga in questo paradiso digitale, non si può fare nulla. Si rimane “freezzati” come nel Grande Fratello.
Temi di attualità anche nel futuro
Partendo dalle disuguaglianze della società, si arriva a trattare argomenti come la libertà di scelta personale; si riflette sul concetto di lutto e distacco dalla vita terrena; si scherza sull’amore. Il tutto in una cornice leggera e mai banale.
Il ritmo delle conversazioni permette una giusta ironia che lascia la piacevole sensazione di scoprire una propria opinione su tematiche spesso tabù.
Upload: La morte moderna
Proprio come nell’immaginario comune, dove gli angeli popolano il paradiso, anche nel paradiso virtuale ci sono entità che aiutano i residenti a districarsi nelle problematiche giornaliere. Trattandosi di una vita di silicio, basata su bit e server, gli angeli moderni di “Upload” altro non sono che amministratori di sistema capaci di intervenire in caso di necessità.
In conclusione
Potrebbe sembrare l’ennesima commedia dal black humor che ironizza sulla morte, ma la capacità introspettiva di Upload vale la visione, seppur le vicende dei personaggi all’interno e all’esterno di questo “Paradiso digitale” non siano, poi, così originali.
L’organizzazione degli episodi permette una buona caratterizzazione complessiva, così da far calare lo spettatore nei panni del personaggio più affine al suo pensiero.
In ultimo, il retrogusto thriller dovuto al mistero intorno alla morte del protagonista, che si dipana di episodio in episodio, regala una piacevole energia all’opera, garantendone un sicuro successo.
Buona visione!