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Antrum – Il Film Maledetto che Porta una Scia di Morte

Molto spesso, si sa, realtà e finzione finiscono per mischiarsi e a volte l’uno sconfina nell’altro. Antrum – The Dealist Film Ever Made ne rappresenta un caso emblematico.

La maggior parte di voi conoscerà la trilogia di film horror nominata The Ring, che ha riscosso un enorme successo tra il pubblico per il terrore che infondeva nello spettatore a partire dal suo elemento cardine: quella fantomatica cassetta che, se vista, avrebbe portato alla morte sette giorni dopo.

Antrum è il corrispettivo di quella cassetta nel mondo reale, qualora – e questa è una premessa necessaria – la sua storia fosse vera.

Non avendone ancora preso visione – e date le premesse dubito che ne prenderò mai – mi limiterò in questa sede a parlarvi della leggenda e del mistero che si è creato attorno a questa pellicola.

A questo film infatti, diretto da David Amito e Michael Laicini nel 1979, sono legate diverse sciagure avvenute tutte a seguito di proiezioni in sala dello stesso. Il più emblematico è il caso di un cinema di Budapest dato alle fiamme, spettatori inclusi, nel 1988.

Oltre questo eclatante episodio, si contano numerosi casi di suicidio e morti improvvise quanto ingiustificate di diverse persone che hanno visto il film, tanto che lo stesso è stato ritirato dal mercato perché considerato pericoloso.

A volte ritornano… in modo subliminale

Di Antrum, dunque, per molti anni non si è sentito più parlare ed è stato considerato un prodotto cinematografico fallito.

Questo almeno fino all’anno 2018, quando il titolo è tornato pubblico, partecipando in gara al Brooklyn Horror Film Festival, arricchito da una premessa necessaria che gli autori si sono sentiti di dare in avvio di opera, appena dopo i titoli di testa.

È un avviso su sfondo nero che recita:

(…) The Producers, Distributors, Cast, Crew, Unions and theater managment on all levels are released of all liability for any event that occurs to you during or after your screening including but not limited to illness, injury, mortal danger or death (…)

I PRODUTTORI, I DISTRIBUTORI, IL CAST, IL TEAM E I GESTORI DEL TEATRO AD OGNI LIVELLO, SONO ESENTATI DA TUTTA LA RESPONSABILITÀ PER QUALSIASI EVENTO CHE VI ACCADA DURANTE O DOPO LA VISIONE, COMPRESO MA NON LIMITATO A: MALATTIA, FERITE, PERICOLO O MORTE.

Questa volta il film gode di un’aggiunta, strutturandosi come un documentario – almeno nella sua prima porzione – in cui sono mostrati allo spettatore gli episodi che hanno portato Antrum ad essere considerato “maledetto” e che vi ho elencato nel paragrafo precedente, commentati da studiosi ed esperti.

La realtà, dunque, entra nella finzione, diventa parte stessa dell’intrattenimento cinematografico.

Dopo questa prima parte, inizia il film vero e proprio, che segue le vicende di una coppia di fratelli che iniziano un cammino attraverso i sentieri oscuri dell’occultismo in un bosco per riportare in vita il loro cane da poco deceduto ma scatenando, invece, il risveglio e l’ira dei demoni.

La pellicola finisce con un ultimo spazio dedicato al documentario dove gli stessi esperti dell’incipit mostrano come all’interno del film vi sia del subliminale nel continuo ripetersi di simboli satanici e riferimenti al demonio. Additando quella come possibile causa di suggestione nello spettatore e possibile innesco scatenante per il suicidio.

Una spiegazione scettica di Antrum

Come sempre, quando si parla di paranormale, è presente una componente di diffuso scetticismo e il sospetto che rumors come questi rappresentino piuttosto un’operazione di marketing – con il senno di poi, davvero ben riuscita – che un reale e proprio pericolo, è ben più che giustificato.

Si è creata un’aura di mistero e tragedia attorno al titolo, la quale ha contribuito a farne parlare e a portare come si suol dire “acqua al mulino”, se si immaginano gli spettatori come metafora di quell’acqua.

È addirittura uno di quei rari casi in cui la fama scavalca il prodotto, poiché se lo si guarda con un occhio oggettivo si noterà come che la trama, abbastanza banale, e il modo in cui è stato girato, con tecniche ovviamente antecedenti a quelle odierne, contribuiscano a non fare di Antrum un film di primo livello.

Sebbene, tuttavia, il film possa non piacere, si potrà comunque essere coinvolti emotivamente, abbandonati a quell’atmosfera paranormale di cui è stato caricato.

È interessante, inoltre, la tecnica del “film nel film”, con l’aggiunta postuma del documentario in apertura e in conclusione che rende tutto molto più realistico, partendo dal presupposto che non lo sia, s’intende.

Conclusioni e postilla

Se ci sia verità o meno dietro la storia di Antrum – the Dealist Film Ever Made, è comunque suggestivo che si sia creato questo contorno nei riguardi di un film e che, come chiarito nell’intestazione, la realtà si sia mischiata con la finzione del cinema.

Antrum è un film che dalla sua messa “fuori onda” ha saputo risorgere e riuscire ancora a raccontare qualcosa.

Credete anche voi che sia tutta un’operazione di marketing o pensate che in fondo qualcosa di vero ci potrebbe essere e che le disgrazie che hanno seguito alla proiezione non siano state solo coincidenze?

Se volete lasciare un parere siete liberi di farlo nei commenti!

Di seguito vi lasciamo il trailer originale del film restaurato, se ne volete prendere visione. Almeno questo non dovrebbe lasciarvi traumi (si scherza, ovviamente).

Se invece volete approfondire, vi consigliamo questo video che tratta dell’argomento, realizzato dal canale YouTube: L’Inspiegabile.

Valerio Cioccolini
Valerio Cioccolini
Vi piacciono le serie tv? Andremo d'accordo. Non vi piacciono? Beh...andremo d'accordo ugualmente.

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