Su Netflix, dal 16 marzo scorso, è disponibile la seconda stagione di Tenebre e ossa, serie tratta dall’omonima saga di libri fantasy di Leigh Bardugo.
Dopo una prima stagione perfettamente in linea con il primo romanzo, tanto da mantenerne invariati anche i dialoghi, ci troviamo di fronte un’opera che stravolge completamente la storia che conosciamo.
Ma procediamo con ordine…
Libri vs serie : i personaggi
Per gli amanti di Tenebre e ossa l’attesa di questa stagione non ha portato che delusioni: non solo la trama è stata completamente stravolta ma anche le stesse personalità dei protagonisti, scioccando il pubblico di lettori che si è ritrovato davanti un prodotto che è completamente l’opposto di quello che si sarebbe aspettato.
Molti, però, direbbero che questo è stato un bene per la serie tv, ma perché?
I personaggi della saga di Tenebre ed ossa della Bardugo sono in molti casi irrealistici, pur considerandoli all’interno di un universo fantasy, ed il lettore riesce a stento ad immedesimarsi nella protagonista (che è niente di meno che la narratrice della storia).
Le uniche personalità con un minimo di senno od interessanti vengono, invece, messe da parte dall’autrice che le relega a ruoli di secondo piano nella storia, cosa che, per fortuna, non accade nella serie firmata Netflix.
Sei di corvi, duologia ambientata nello stesso universo ma per molti versi meglio riuscita di Tenebre ed ossa, ha, invece, protagonisti intriganti con backstory davvero ben costruite, tanto che quasi si stenta a credere che siano frutto della stessa autrice di Tenebre ed ossa.
Purtroppo, però, anche loro, che costituivano uno dei punti forti della prima stagione, sono stati stravolti in queste puntate; per cui ci troviamo davanti ad un Kaz Brekker che spesso delega il suo ruolo di leader e che cede alle emozioni molto più velocemente di quanto accada nei libri, che, per un personaggio la cui caratterizzazione è basata in gran parte sul fatto di voler essere sempre colui che è in controllo delle situazioni, non è lo sviluppo più coerente possibile.
I cambiamenti apportati alla serie sembravano essere la salvezza per questo adattamento, che si trovava a far fronte a personaggi piatti che spesso peccavano di scarsa intelligenza ma, a quanto pare, così non è stato.
Se speravamo che questi cambiamenti ci avrebbero regalato un’Alina più brillante, ad esempio, sembrerebbe che questa missione sia stata troppo ardua per gli showrunner, che hanno preferito renderla semplicemente più aggressiva, andando, però, ad intaccare le dinamiche del rapporto che la ragazza ha con il Darkling.
Riguardo quest’ultimo, parte del fandom si augurava una stagione che vedesse messo di nuovo in primo piano il Darkling, magari prendendo spunto da Demon in the woods, la graphic novel di Leigh Bardugo, che ci apre una piccola finestra sul passato dell’Oscuro, ma purtroppo anche questa aspettativa è rimasta delusa.
La domanda che sorge spontanea è perché cercare di rendere più interessanti alcuni personaggi, lasciando in secondo piano quelli che erano davvero i punti forti della saga letteraria, rendendo il tutto mediocre e non lasciando niente di veramente memorabile?
Quindi in questa serie c’ è qualcosa andato per il verso gusto?
Continuate a leggere per scoprirlo.
Tenebre e ossa : la trama non rispettata
Non solo i personaggi della serie Netflix sono completamente stravolti ma è accaduto lo stesso anche alla trama.
L’ Oscuro, conosciuto per la sua potenza e la sua freddezza, le quali nascondono un dolore senza pari che riusciamo a comprendere solo alla fine del terzo libro, qui cede fin troppo facilmente ai suoi sentimenti per Alina…Eh già, avete capito bene: ci troviamo di fronte ad un Darkling innamorato.
La bellezza di questo personaggio stava nei piccoli spiragli di umanità, che lasciava intravedere, nella sua forza e, più in generale, nella doti che dimostrava al comando, ma qui lo troviamo debole, in balia dei suoi poteri e delle sue emozioni.
Ciò porta a cambiamenti in tutto lo sviluppo della storia.
Ma, come se non bastasse, la serie di Netflix scambia il terzo con il secondo libro: sì, perché molte delle scene che vediamo sono presenti nel terzo capitolo della saga e non nel secondo, finendo per fare un bel minestrone.
Ah, e non preoccupatevi, se il finale dei romanzi non vi è piaciuto, cambia anche quello: decidete voi se in meglio o in peggio.
Il Darkling di Ben Barnes ed il resto del cast
Andiamo su ciò che non poteva deludere: un nome una garanzia, Ben Barnes, che con il suo accento britannico ha prestato volto e voce a quello che sarebbe potuto essere uno dei migliori villain del momento.
La sua interpretazione è impeccabile e dà il giusto carisma ad un personaggio che, almeno nella scrittura originale, era traboccante di fascino.
Forse solo la sua presenza scenica è servita per risollevare le sorti della serie.
“fine. make me your villain”
Cit. Ben Barnes Tenebre ed ossa stagione 1
Il cast ha fatto l’impossibile, infatti se la serie è un prodotto, tutto sommato, decente, lo dobbiamo soprattutto all‘eccellente lavoro di casting prima e alle buone interpretazioni degli attori, poi.
Tutti i membri del cast sono stati scelti con cura, mantenendo l’aspetto fisico e le caratteristiche dei personaggi dei libri: un esempio è la new entry Patrick Gibson che veste i panni dell’ amatissimo Nikolai Lantsov.
I costumi e le scenografie della serie di Netflix
Come nella prima serie di Tenebre e ossa, i costumi sono scenografici ed accurati, così come gli ambienti.
Se gli showrunner sembrano aver letto i libri nell’ordine sbagliato, i costumisti, invece, sono stati impeccabili.
Le ambientazioni sono un altro punto forte della serie targata Netflix e sembrano trasportarci direttamente a Ravka e nel Barile.
Gli effetti speciali, fortunatamente, non sono da meno; insomma, sembra che tutti abbiano fatto i compiti a casa tranne gli sceneggiatori, cosa sarà mai successo?
Tenebre e ossa stagione 2: top o flop?
Nonostante le aspettative dei lettori in questa seconda stagione non siano state rispettate, Tenebre e ossa rimane un prodotto piacevole, adatto agli amanti del genere dark fantasy.
La visione è sconsigliata a coloro che sono affezionati ai libri, ma per tutti quelli a cui non è piaciuto il finale o per chi, semplicemente, non è familiare con la saga, Tenebre e ossa 2 può essere una serie che intrattiene e coinvolge a sufficienza.
E voi, l’avete vista? Cosa ne pensate? Vi piace la seconda stagione o, invece, avete preferito la prima?
Fatecelo sapere nei commenti!