Last Christmas di Paul Feig è la sinstesi di tutti i film natalizi inglesi che sono transitati nelle sale in questi anni. Infatti se prendiamo Il Diario di Bridget Jones, A Christmas Carol e, volendo, anche Love Actually abbiamo come risultato questa gradevole pellicola.
Il film, uscito nel Natale 2019, è passato decisamente in sordina, nonostante la presenza di Emilia Clarke (Il Trono di Spade). Questa commedia sentimentale, comunque, merita la visione, non tanto per il messaggio che vuole trasmettere, perché, essendo un film natalizio, lo conosciamo già, ma per come trama e screenplay sono costruiti e per come il personaggio di Kate/Katarina è sviluppato.
La trama di Last Christmas
Kate (Emilia Clarke) lavora in un negozio che vende articoli di Natale, è reduce da un intervento molto pericoloso, è scappata di casa da una madre soffocante (Emma Thompson) e sembra che la sua vita sia un disastro. Ne combina di tutti i colori verso se stessa e chiunque la circondi, insomma: una vera e propria Bridget Jones.
La sua esistenza procede così, tra un vagabondaggio e un altro, fino a che non incontra questo ragazzo, Tom Webster (Henry Golding) che le farà un po’ da angelo custode, o volendo da Fantasma del Natale presente, la aiuterà nella riconciliazione con la famiglia, con gli amici e a cominciare a fare del volontariato. Fino a che…
La differenza tra Kate e Katarina
A questo punto, sono necessari dei piccoli spoiler per rendere il tutto più chiaro, nulla che rovini troppo la trama, però.
Si potrebbe pensare che Kate e Katarina siano due persone completamente diverse. Come se, dopo l’operazione al cuore che ha subito, la giovane donna sia cambiata, perdendo insieme all’organo quelle che erano le sue qualità e che, quindi, Kate sia soltanto un’estranea per la sua famiglia, ma soprattutto per se stessa.
Un’estranea, la quale esprime tutto il connubio e turbinio di emozioni e reazioni di una persona delusa e sconfortata dalla vita e dai propri sogni infranti, sogni che non sono più i suoi.
La trama è incentrata sulle conseguenze di questo evento, con Tom che la aiuterà riprenderesi la sua vita, i suo sogni, ad accettare un altro cuore e renderlo suo.
Emilia Clarke riesce a restituire bene i sentimenti contrastanti di Kate, con la classica ironia inglese che nasconde dietro una grave tragedia.
In realtà, dopo Il Trono di Spade, a tragedie è abituata, senza dimenticare (ma qui non è il caso di scherzare) l’aneurisma cerebrale che l’ha colpita nel 2011 e che, in qualche modo, può averla avvicinata alla psicologia del personaggio.
In due parole, Last Christmas è una pellicola piacevole da vedere durante le feste, a distanza di anni da Una poltrona per due serviva qualcosa che, come sempre, fosse una mescolanza tra vecchio e nuovo, tra allegria e malinconia, esattamente come il Natale… E poi ha il titolo di una canzone di George Michael e c’è Emma Thompson, più Natale di così!!